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Ecco la via di salvezza dal debito pubblico

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1) Seguitare nelle polemiche tra destra e sinistra, serve solo a non vedere la realtà e a “buttarla in politica” solo per godere di qualche vantaggio in più nelle possibili nuove elezioni, ma non a risolvere i guai;

2) Abbiamo, negli ultimi 100 anni, la dimostrazione che le grandi crisi (due guerre devastanti e due crisi economiche devastanti) si sono superate solo creando una fortissima inflazione, immettendo sul mercato risorse monetarie fresche da parte delle banche nazionali, abbattendo i debiti pubblici troppo forti;

3) Soprattutto la crisi del 1929, creata dalla ingordigia speculativa delle banche americane, è stata aggravata pesantemente dal governo Hoover che ha applicato una politica di rigore che ha messo in difficoltà milioni di famiglie americane ( e mettendo in gravissima difficoltà molte nazioni anche europee);

4) Solo con la vittoria di Roosevelt e della sua politica di grandi investimenti in opere pubbliche e con fortissime emissioni di nuova moneta hanno salvato l’economia americana.
Ma Roosevelt aveva pure voluto che si differenziassero le banche che gestivano la liquidità affidata loro dalla famiglie, dalla operatività delle banche di affari.
Per questo aveva emanato il Glass Steagal Act che appunto impediva alle banche che amministravano soldi dei clienti di fare speculazioni in borsa.

5) Ma una politica di tipo simile a quella di Hoover gestita in Germania da Bruning, ha creato il mostro Adolf Hitler che ha devastato di nuovo l’Europa.

6) Dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, sull’Europa uscita stremata e in gravissima crisi economica, sempre il Governo Roosevelt ha favorito una programma di aiuti a tutta l’Europa (Piano Marchall) e l’Europa si è ripresa.

7) Ma le banche americane “hanno perso il pelo, ma non il vizio” e facendo pressioni sul Presidente Clinton hanno fatto abolire il “Glass Steagal Act” e hanno creato, con i mutui ad alto interesse concessi anche a famiglie non in grado di dare sufficienti garanzie (mutui sub prime) una speculazione pesantissima. Mettevano in circolazione dei “derivati” ad alto rendimento e, purtroppo, molte banche anche in Europa, hanno abboccato e si sono caricati questi prodotti attraverso le borse (senza, quindi le garanzie delle banche emittenti).

8) Quando la “bolla speculativa” è scoppiata, Obama ha pensato che le banche, che avevano creato il disastro, dovessero pagare le folli speculazioni.
Ma fallisce una grande banca ( Leheman Brothers) e subito Obama ordina alla Federal Reserve di stampare circa 85 miliardi di dollari al mese e la situazione si riequilibra.

9) Ma, in Europa, che già aveva scelto una moneta unica, l’euro, la Germania profittando del fatto che una sola nazione poteva imporre una politica economica, interpreta la regola che voleva una politica di “stabilità e sviluppo” solo nel senso della stabilità (la Germania ha ancora l’incubo della tremenda inflazione seguita alla prima guerra mondiale) e impedisce alle banche europee di stampare nuova moneta.
E l’euro partito a 85 centesimi di dollaro si rivaluta pazzamente sulle monete concorrenti (soprattutto dollaro e sterlina) e tutti gli stati mediterranei vanno in crisi, solo la Germani rimane più forte di prima.

Solo creando una nuova emissione di euro e riportando lo stesso in posizione competitiva si potrà risolvere il nostro problema.

Ma gli italiani debbono smettere di fare come “i galli di renzo” che, destinati alla morte, cercavano solo di danneggiarsi tra di loro.

Poi va ricordata una grande lezione della storia economica:

1) dopo eventi disastrosi come le due guerre mondiali, la sola soluzione è stampare nuova moneta soprattutto destinata a grandi opere pubbliche che danno lavoro e sviluppo e abbassano il debito pubblico.
Meglio una svalutazione che la recessione.

2) dopo gli errori madornali delle speculazioni delle banche USA (1928 e “sub prime” attuali, la sola soluzione possibile è di nuovo stampare tanta nuova moneta da destinare anche adesso a grandi opere pubbliche.
Anche qui meglio la svalutazione che la recessione.
E non scordiamo che ogni banca deve tenere la propria moneta competitiva rispetto alle altre moneta che oscillano sotto il controllo delle proprie Banche di Emissione.

3) Ricordiamo a tutti che il giusto valore dell’euro era di 85 centesimi di dollaro e a quel livello deve tornare.


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